Villa Versaglia
Il complesso di Villa Versaglia comprende diversi edifici: la villa principale, la torre, la cappella, il casino, gli alloggiamenti dei pastori e un magazzino per gli agrumi.
La torre, insieme alla cappella uno dei pochi edifici costruiti non su preesistenze, è a due piani e si imposta su una pianta quadrata. Si eleva sulla strada di accesso alla Villa, con facciate in origine intonacate e successivamente pitturate del colore del travertino. I soffitti dell’ingresso e del piano di copertura erano a volta (il tetto rivestito da una lastra di piombo) e quelli dei piani intermedi piani.
Il casino si eleva su una struttura preesistente, ampliandola e trasformandola nella distribuzione e nel ritmo dei prospetti, oltre ad aumentarne l’altezza. È dotato di una cisterna e due grottoni.
La chiesa, ad aula ovale circoscritta in un rettangolo, in cui agli angoli si inseriscono gli stanzini, presentava un prospetto inquadrato da lesene d’angolo, con trabeazione e timpano in peperino. Le lesene doriche sostengono una trabeazione con triglifi e metope dove sono iscritte le dieci stelle dello stemma Chigi. L’interno, dalla volta ellittica, è scandito da paraste a stucco. Il bianco domina: le specchiature e l’altare con un’edicola dal timpano curvo che riecheggia il portale d’ingresso sono realizzate a stucco. Gli ornati erano ridotti al minimo: oltre alle “historiette dipinte della vita di Francesco di Sales” di Angelo Canini, vi erano solo un’acquasantiera e un lavamano.
La villa principale si erge sul pendio ai margini del piazzale su cui si affacciano gli altri edifici e da cui parte il viale di accesso. Ingloba alcune grotte scavate nel banco di tufo sottostante e riutilizza murature di un casale preesistente. Il centro dell’abitazione si sviluppava nel piano nobile, dove lo scalone di rappresentanza portava a una stanza in comunicazione con la stanza del pranzo e la stanza dei finestroni, che si affacciava sulla chiesa. L’asse centrale era ribadito nel prospetto principale, dove la torre colombaia, che già esisteva, fu ampliata in modo da accentuare la verticalità.
Fu il Cardinale Flavio Chigi che concepì una nuova idea di residenza estiva nella campagna di Formello: la Villa Versaglia. I lavori per la costruzione iniziarono nel 1665 sulla base di una preesistenza di un casale agricolo. Il complesso viene progettato e costruito sotto la direzione dell’architetto Felice della Greca. Dopo la morte, nel 1693, del cardinale Flavio Chigi, per la Villa inizia un lento declino testimoniato dalla Relazione dell’arch. Giacomo Palazzi sul Casino del 9 maggio del 1855. Nel 1908 il tetto a capriate dell’edificio principale viene smontato per essere rimontato in un’altra Villa dei Chigi, a Castel Fusano.
In seguito a un esproprio, il complesso perviene all’Ente Maremma nel 1952, poi all’Ersal nel 1978 e all’Arsial in ossequio alla legge regionale 2/95. Villa Versaglia viene infine acquisita dal Comune di Formello nel 2009.