Palazzo Comunale
Nel corso del 700, anche per riparare i danni di due gravi terremoti, il centro di Vetralla ha attraversato un’importante fase di rinnovamento edilizio. Tra i cantieri principali è stato quello per la nuova sistemazione della piazza principale, su cui affaccia il Palazzo Comunale.
La piazza venne ideata secondo una chiara impostazione generale, complessivamente rispettata nel corso di oltre cinquant’anni di interventi, e malgrado l’avvicendamento di tre architetti alla direzione dei lavori. Artefice del progetto iniziale è stato l’architetto Giovan Battista Contini (1641-1723).
I lavori nell’area della piazza proseguono alcuni anni dopo con il rinomato architetto Filippo Barigioni, autore del progetto e supervisore della costruzione del nuovo Palazzo dei Priori. L’architetto Michele Locatelli completa l’opera a metà ‘700. A quest’ultimo si deve la costruzione del palazzo delle Carceri e delle due fontane gemelle, poste ai lati della piazza.
I lavori per l’edificazione del palazzo comunale iniziano nel 1731 per volontà del Cardinale Imperiali, committente anche del Duomo – opera del Contini stesso. Dopo la sua morte, l’incarico passa a Barigioni, che conclude il Palazzo Comunale nel 1735, come attestano i documenti.
La facciata del Palazzo, con piano inferiore a liscio bugnato in pietra scura, è scandita da quattro lesene monumentali, col lieve avanzamento del corpo centrale: al centro s’apre l’ingresso principale ad arco, sottolineato dall’effetto chiaroscurale delle semicolonne. Sopra, spicca il balcone della Sala Consiliare, decorato con una ricca ringhiera di ferro battuto. A coronamento della facciata si staglia un pregevole orologio realizzato da Giovanni De Sanctis, mastro orologiaio napoletano che in quel periodo lavorava in S. Lorenzo in Lucina a Roma (1736), sovrastato da un campaniletto a vela con la sua campana bronzea (fusa nel XIX sec. da Luigi Belli). All’interno, al primo pianerottolo, si trovano marmi romani e medievali sovrastati da tre stemmi araldici: al centro, quello di Papa Giulio II Della Rovere; a sinistra, quello del re d’ Inghilterra e Francia Enrico VIII Tudor; infine a destra, quello del Cardinale Christopher Bainbridge, arcivescovo di York, al quale nel 1511 fu assegnata la giurisdizione su Vetralla Nel piano nobile, ed in particolare nell’attuale sala di attesa per gli incontri con il Sindaco, si conservano decorazioni affrescate di incerta attribuzione. Alcune carte d’archivio le riferiscono a vari pittori, quali Fabrizio Fabrizi, Nazareno Diotallevi ed Orlandi, ma essendo preventivi di spesa non è certo se siano poi state effettivamente eseguite da questi. Nella Sala Consiliare trova infine posto un busto in marmo bianco del Cardinale Henry Stuart, Duca di York, forse dell’ambito di Canova.
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Vetralla (Vt) - Piazza Umberto I