Palazzo Vipereschi – Sede dell’Università Agraria di Tarquinia
Il “Palazzo Vipereschi – Sede dell’Università Agraria” si trova nel centro storico di Tarquinia, all’angolo tra Via G. Garibaldi e Via della Salute.
La facciata principale affaccia su Via Garibaldi ed è realizzata in bugnato liscio, sovrastato da un cornicione. Su questo poggiano le finestre del piano nobile, incorniciate in pietra. Tra queste, quella sopra il portone di accesso è arricchita da una lapide con un’inscrizione racchiusa in un timpano. Il testo testimonia l’uso dell’edificio come Casa di Pena per gli ecclesiastici. Sulla stessa facciata c’è anche un busto raffigurante Garibaldi, che commemora il soggiorno del Generale nel palazzo nel 1875. L’edificio si sviluppa per lo più su tre livelli (piano terra, primo e secondo) e solo una porzione minore è interessata da un piano interrato, e ha una copertura a doppia falda inclinata con manto di regole “alla romana”.
Ai piani superiori si accede, per la porzione di proprietà dell’Università Agraria, da un pregevole androne con copertura a volte, dove sono ancora visibili gli sportelli con grate in metallo risalenti al periodo in cui il palazzo ospitava l’Ufficio Postale e del Telegrafo. Dall’androne si può osservare un’antica cisterna realizzata sotto il piano di calpestio e composta da tre ambienti, a cui si accede attraverso una botola.
I locali di proprietà comunale si trovano invece lungo Via della Salute. Ai piani superiori vi sono sale coperte con volte decorate di notevole interesse. Alcune decorazioni risalgono al periodo in cui al primo piano venne ospitato il Museo Archeologico, poi confluito nel Museo Nazionale Tarquiniense.
L’odierna impostazione del Palazzo è il prodotto dell’intervento voluto da Paolo Girolamo Massei (1782), nel contesto di importanti innovazioni urbanistiche di cui la città di Corneto, l’attuale Tarquinia, fu oggetto.
Prime notizie dello stabile risalgono al 1502-1504. Durante il Pontificato di Urbano VIII (1623 – 1644) fu venduto alla Reverenda Camera Apostolica per 44.000 Scudi e trasformato in Casa di Pena riservata agli ecclesiastici, per questo è conosciuto anche come “Ergastolo”.
In seguito all’Unità d’Italia fu tra i beni ecclesiastici acquisiti dal Demanio.
Il 30 settembre 1879 divenne in parte possesso dell’Università Agraria, ma ospitò anche abitazioni, e l’Ufficio Postale e Telegrafico.
Dal 1862 al 1880 fu avviata la campagna di scavo archeologico della Necropoli Etrusca di Monterozzi a cui l’Università Agraria partecipò attivamente fornendo i fondi finanziari per i lavori e mettendo a disposizione alcuni locali del palazzo per ospitare il Museo Etrusco Tarquiniese.
Accessibile negli orari di ufficio: Lun - Mer: 9.30-12.30 / 15.00-16.30, Mar-Gio-Ven: 9.30 - 12.30.
Festivi e prefestivi: solo in caso di aperture straordinarie
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Tarquinia (VT) - Via Giuseppe Garibaldi, 17