Palazzo Ducale di Gallese
L’attuale Palazzo è il risultato della ristrutturazione della Rocca medievale, i cui lavori furono affidati dalle Famiglie Borgia e Della Rovere probabilmente ad Antonio da Sangallo il Vecchio (1463-1534). Il piano dello spessore tufaceo a ovest fu chiuso dalle mura e soltanto un ingresso permetteva l’accesso alla piazza d’armi.
La tradizione attribuisce un successivo intervento al Vignola (1507-1573), ma il coinvolgimento non è dimostrabile. Un ruolo nella trasformazione del castello è sicuramente da attribuire al cardinale Madruzzo, che acquistò Gallese nel 1560, cedendolo prima al nipote Fortunato, marito di Margherita Altemps, e poi, nel 1579, al cardinale Marco Sittico Altemps.
Nel XVII secolo, durante il Ducato di Pietro Altemps, la struttura fu arricchita con il palazzo ancora visibile, che, in alcuni punti, invase la precedente struttura militare.
L’opera appare oggi incompleta nella parte nord. Il lato destro del cortile è aperto, asimmetrico rispetto al sinistro, imponente nel classicismo delle finestre con timpani alternati curvi e triangolari.
L’edificio ha una pianta rettangolare con quattro torri agli angoli, tipica dei primi anni del 500, ed è costituito da tre livelli fuori terra e da ambienti interrati, in origine depositi e cantine. Il bastione nord mostra la tipica punta a foglia d’edera.
Il piano terra comprende locali di servizio, oggi archivio, ufficio, gipsoteca, deposito e cappella (ex scuderia), locali di deposito e dispensa e un salone per la conservazione di prodotti alimentari.
I piani primo e secondo sono occupati da ambienti residenziali. Dalla loggia si accede al Salone delle Armi, nell’ala sud del primo piano, decorato con 5 dipinti murali di battaglie, sia di fantasia che reali svoltesi nel territorio gallesino, intervallati da armature e strumenti bellici, da coppie di stambecchi e dagli stemmi araldici degli Altemps e di Angela Medici. L’opera è attribuita al Tempesta, che è sicuramente autore almeno dei cartoni preparatori.
Il Parco, chiamato Giardino della Sasseta, si sviluppa a nord-ovest e comprende un’area dove sorgeva un giardino all’italiana, una zona “naturalistica”, con lecci, castagni e abeti, e un lago sotterraneo.