Villa Spalletti Trivelli
Villa Spalletti Trivelli è una villa patrizia dei primi del Novecento che si affaccia da un lato sui giardini del Quirinale e dall’altro sul proprio splendido giardino all’italiana, vincolato dalle Belle Arti e impreziosito da siepi secolari e fontane.
La dimora rappresenta un raro esempio di villino urbano nel centro di Roma, a un passo da Fontana di Trevi, e fu fatta costruire all’inizio del Novecento dalla Contessa Gabriella Rasponi Spalletti Trivelli.
Gabriella, vedova del Conte Venceslao Spalletti Trivelli, Senatore del Regno, e nipote di Luisa Murat, figlia di Gioacchino Murat e di Carolina Bonaparte (sorella di Napoleone), acquistò il terreno davanti ai giardini del Quirinale dove un tempo sorgeva la casa di Tito Pomponio Attico, editore e amico di Cicerone, e affidò l’incarico di costruire Villa Spalletti Trivelli all’architetto Domenico Avenali, che si avvalse della collaborazione di valenti artisti e artigiani, tra cui Edoardo Gioja.
I preziosi arredi della villa includono ancora oggi arazzi fiamminghi del sedicesimo secolo, una vasta collezione di libri, raccolti in una splendida biblioteca con boiserie, papier peint del diciottesimo secolo e molto altro.
Il cuore di Villa Spalletti Trivelli sono i suoi romantici saloni, dove la contessa Gabriella amava radunare intorno a sè personaggi di spicco dell’epoca. Grazie alla sua intelligente sensibilità la Contessa Rasponi, Presidentessa del Consiglio Nazionale delle Donne Italiane, fece diventare Villa Spalletti Trivelli un cenacolo politico e culturale di prestigio. Ogni giovedì pomeriggio i saloni della villa erano frequentati da personaggi di spicco dell’epoca tra cui Romualdo Bonfaldini, Sidney Sonnino e Rabrindanath Tagore, premio Nobel per la letteratura nel 1913.
All’inizio degli Anni Trenta, Cesare Spalletti Trivelli ereditò dalla madre la residenza storica del centro di Roma dove abitò con sua moglie, la Contessa Guendalina Cavazzi della Somaglia. Nominati Gentiluomo e Dama di corte della Regina Maria Josè del Belgio, moglie di Umberto II di Savoia, ultimo Re d’Italia, il conte e la contessa lasciarono poi la Villa al figlio Piero, sensibile scrittore e fine poeta.
Nel 2004 Giangiacomo Spalletti Trivelli, figlio del Conte Piero, e sua moglie Susanna, figlia del campione di equitazione Raimondo d’Inzeo, hanno deciso di trasformare, con la collaborazione dell’architetto Piero Alessandrini, la dimora storica di famiglia in un’esclusiva residenza di lusso per accogliere i viaggiatori più raffinati e esigenti.