Palazzo Gambirasi fu realizzato in due fasi ravvicinate che partecipano alla definizione della quinta scenografica a sinistra della Chiesa di Santa Maria della Pace.
La facciata sud del corpo di fabbrica settentrionale (con ingresso su via della Pace), con il retrostante corpo scala a tre rampe, appartiene alla prima fase edilizia, che vede anche la realizzazione della scenografia urbana di Pietro da Cortona, ideata per l’ampliamento della piazza, e la costruzione del palazzo progettato da Giovanni Antonio De Rossi sul lato meridionale.
La seconda fase, che ingloba la scala a base trapezoidale cortoniana e trasforma il tessuto edilizio medievale, interessa la porzione di fabbrica posta a nord, verso via dei Coronari, tra via dell’Arco della Pace e piazza di Montevecchio.
Motore economico dell’operazione furono Papa Alessandro VII Chigi e il facoltoso privato bergamasco Donato Gambirasi, che comparve sin dall’inizio con acquisti di case che furono demolite già nel 1657. Per il suo impegno economico ottenne, come contropartita, per la realizzazione del palazzo progettato da Giovanni Antonio De Rossi, una compensazione sia in termini di maggiore cubatura, da sviluppare in altezza, sia di carattere commerciale, con botteghe estese su tutto il piano terra.
Il completamento del palazzo sul corpo nord verso via dei Coronari si avviò nel 1665, con l’acquisto da parte di Gambirasi di nuove case sull’Arco della Pace, e si concluse nel 1670.
Tra il 1699 e il 1732, tutto l’edificio passò all’ospedale di S. Maria dell’Anima (attuale Pontificio Istituto Teutonico di S.M. dell’Anima), che nel 1710 fece sopraelevare la facciata cortoniana a sud.
Negli anni successivi, hanno avuto luogo interventi di manutenzione significativi tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, che hanno interessato prevalentemente l’interno con la suddivisione dei grandi appartamenti nobiliari, la sostituzione degli originali pavimenti in cotto e la dotazione dei bagni, mentre sull’esterno non si registrano particolari lavori di modifica delle caratteristiche originarie dell’edificio.
Oggi il fabbricato ha destinazione d’uso prevalentemente residenziale con locali commerciali, garage e magazzini al piano terra.
Le unità immobiliari sono distribuite su tre corpi scala i cui accessi comuni si trovano ai civici 8, 12 e 13 di via della Pace.
Le caratteristiche strutturali dell’edificio sono riconducibili alle tecniche costruttive tipiche del Seicento anche se sono evidenti murature di epoca medievale, inglobate nel complesso.
Roma
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tel. 06 6875636
Roma (RM) - Via della Pace, 3-13 e vicolo degli Osti, 1-13
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