Questa dimora aderisce all'apertura straordinaria del
22 e 23 Novembre / 13-14 Dicembre 2025
Palazzo Conti sorge nella parte più alta del borgo, sopra un enorme masso tufaceo.
Qui in epoca feudale si innalzava l’antica rocca di Poli, una delle strutture fortificate più importanti della Provincia Romana. Ma la rocca è stata completamente rimodellata nel Cinquecento.
Il Palazzo attuale, di forma quadrangolare, è formato da due costruzioni: una posteriore più antica (verso est) e l’altra, anteriore, più moderna (verso ovest).
La zona più antica conserva mura e finestre della Rocca medioevale, costruita all’epoca della signoria degli Oddoni, a partire dalla fine del X secolo.
Quelle più moderna, a ponente, fu edificata a partire dal secolo XVI. Le due costruzioni sono unite, con un unico portone di accesso, entro un bel portale tardo-rinascimentale, eretto nel 1592 come si deduce nell’iscrizione.
L’interno di Palazzo Conti risulta interamente decorato ad affresco: androne, cortile, loggiato, appartamento di Torquato I e appartamento di Lotario II.
Alla fine del Cinquecento si devono anche la formazione della piazza antistante, e del loggiato che corre per tutto il lato occidentale. Al piano terra di Palazzo Conti, si aprono in successione un androne abbellito di grottesche, un cortile con resti di dipinti murali e una splendida fontana di stile barocco, l’appartamento di Torquato I (oggi sede del comune).
Nell’appartamento cosiddetto di Torquato I, al piano terra, i dipinti, sono stati attribuiti all’ambito di Giulio Romano, il principale allievo di Raffaello.
Dall’androne parte un’ampia scalinata che porta, attraverso un ballatoio dalle pareti e volte dipinte. Fino al piano nobile. Qui sono gli alloggi seicenteschi di Lotario II – dove nacque Papa Innocenzo XIII (1655-1724) – e la cappella privata.
Secondo alcuni studi, le tre sale affrescate del piano nobile riportano agli estremi la spiritualità francescana e il potere militare, mentre gli affreschi del salone centrale sono parte di un programma iconografico che intende celebrare i fasti diplomatici e militari della famiglia Conti. Nella zona alta delle pareti corre una fascia con stemmi di famiglie innestate con quella dei Conti, protagonisti di quella pagina di storia “contra Turcas”.
Di mano del Cavalier d’Arpino è l’Affresco di San Francesco, posto nella piccola Cappella aperta nella parete di destra del salone. Ulteriori lavori furono realizzati da Giuseppe Lotario Conti, che, nel 1720, eseguì grandi restauri nella piazza.
Il dominio dei Conti a Poli durò fino al 1808, quando, con la morte di Michelangelo Conti, privo di eredi, si estinse la famiglia e il palazzo, come il paese, passarono prima al duca Francesco Sforza Casarini e poi a Giovanni Torlonia.
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