Palazzo Chigi
Gli Orsini divennero signori di Formello nella seconda metà del XIII secolo e a loro, alla fine del Trecento, si deve la prima costruzione di un castello, con una torre al centro, come testimonia una lapide murata nel lato occidentale. La trasformazione “da castello in palazzo” si compie nella seconda metà del XV secolo, per adeguarsi alle nuove esigenze residenziali del rappresentante degli Orsini e delle brevi permanenze della famiglia. Il cortile, per tre lati porticato e con loggia al piano superiore, è in stile quattrocentesco romano-toscano, con pilastri ottagoni in peperino con base e capitello a larghe foglie. Un’altra iscrizione, incisa su un blocco della facciata, è da leggere “1464” e sembra connessa con questa fase di costruzione. Nel 1661 il Feudo di Formello fu venduto dal Cardinale Virginio Orsini ai Chigi, insieme alle terre di Campagnano, Cesano, Farnese e Magliano. Il palazzo fu sopraelevato di un piano, creando il cosiddetto Appartamento Novo con una cappella privata. La torre fu forse demolita, oppure cadde perché colpita da un fulmine. Un discorso a parte merita il Museo delle curiosità naturali, peregrine e antiche, creato dal Cardinale Flavio Chigi, che può essere considerato l’antecedente storico del museo oggi ospitato nel Palazzo, con una raccolta composta da oggetti di origine naturalistica, etnologici e antichità. Alla morte del Cardinale, nel 1693, iniziò la fase di declino del Palazzo, che si ridusse a luogo di soggiorno occasionale per partite di caccia e residenza del governatore di Formello nominato dai Chigi. Nel 1982 il Comune di Formello divenne proprietario del Palazzo, dopo un primo tentativo di acquisto non riuscito nel 1969. Fase finale di costruzione può essere considerata l’intervento dell’Architetto Andrea Bruno, autore della “nuova torre civica” (Anni 2000) in lastre di Corten che ripropone in chiave moderna l’antica torre di avvistamento.
Palazzo Chigi è oggi il contenitore culturale di Formello. Ospita il Museo civico dal 1993 e la Biblioteca comunale, a cui si aggiungerà a breve l’Archivio Storico, e, negli spazi polivalenti, si svolgono manifestazioni pubbliche e istituzionali, mostre temporanee ed eventi privati.