Ex Casa Cantoniera Linea Ferroviaria Roma Civitavecchia Km 45+180

NB: L’APERTURA DI SABATO 2 DICEMBRE E’ STATA ANNULLATA PER MALTEMPO

L’edificio, sulla base di una relazione delle strade ferrate romane del 10 giugno 1887, venne costruito nel 1866, in seguito all’ampliamento di alcuni fossi di scolo e costruzioni di nuove case cantoniere, con annesso recinto, nelle tenute di Sa nta Severa e di Palidoro, su terreni provenienti da espropriazioni effettuate al Pio Istituto di Santo Spirito in Sassia.
L’immobile è situato su una vasta area agricola compresa nel territorio comunale di Fiumicino (Roma), in adiacenza al confine con il territorio comunale di Ladispoli, località Marina di San Nicola. L’accesso alla proprietà, sia pedonale che carrabile, è possibile unicamente dall’abitato di Marina di San Nicola, raggiungibile da Roma attraverso la strada statale Aurelia.

Il terreno che circonda la ex Casa Cantoniera sembra fosse recintato in massima parte da muri a secco, insieme con il quarticciolo di Palo, nel cui terreno erano comprese le varie occupazioni di case cantoniere, muri a secco, ecc.
L’antica struttura ottocentesca dello stabile è ancora apprezzabile nel piano terreno e nell’accesso al piano superiore, nella scala voltata a botte e nei solai in travi e pianelle di cotto.
Si ritrova qui riproposta la tipologia distributiva delle costruzioni rurali dell’Agro Romano, con scala al centro del perimetro costruito e stanze disposte a croce al piano terreno e primo piano, dove si trova la zona notte, e da dove si accede al soppalco a soffitta che copre l’intero secondo piano.
Presso il fronte opposto della Casa rispetto alla ferrovia, i ruderi di un forno a legna e di una vasca d’accumulo d’acqua, strutture necessarie alla vita che nel XIX secolo svolgevano i casellanti e le loro famiglie, incarnano evidenti suggestioni del passato.

La connotazione di costruzione rurale della ex Casa Cantoniera, comprensiva degli accessori quali forno e vasca, oltre al muro di cinta a secco, ben si adatta all’ambiente circostante, costituendo per quell’area un esempio di tradizione popolare che merita di essere conservata e tutelata.