Palazzo Chigi
Ariccia può essere definita una creazione integrale di Giovan Lorenzo Bernini, principe del barocco, secondo il principio dell’unità delle arti o del “meraviglioso composto”.
Palazzo Chigi, edificato alla fine del ‘500 da Carlo Lambardi su commissione del cardinale Silvio Savelli, ristrutturato e ampliato tra il 1664 e il 1672 su progetto di Carlo Fontana secondo un’idea di
Giovan Lorenzo Bernini, è un esempio unico di dimora storica rimasta inalterata nel suo arredamento.
Sulla frontistante piazza di Corte, disegnata da Bernini per papa Alessandro VII Chigi e costituente uno dei complessi architettonici più prestigiosi del barocco romano, il complesso dell’Assunta,
la collegiata, le palazzine laterali, la teatrale esedra e le eleganti fontane a tazza.
“Museo di se stesso”, presenta sale arredate da rarissimi parati in cuoio decorato, dipinti, affreschi, sculture e arredi realizzati dai massimi maestri del ‘600 e ‘700 romano, tra cui lo stesso Bernini,
il Cavalier d’Arpino, Baciccio, Maratta, Pier Francesco Mola, Salvator Rosa, Liborio Coccetti, Giuseppe Cades.
Il palazzo ospita il “Museo del Barocco Romano”, arricchito negli ultimi anni da importanti donazioni quali le collezioni Lemme, Fagiolo e Laschena, che offrono una panoramica completa della pittura romana fino al neoclassicismo, con capolavori di Mattia Preti, Pietro da Cortona, Giacinto Brandi, Sebastiano Conca, Corrado Giaquinto, Pompeo Batoni, Domenico Corvi e tanti altri.
La dimora – set di numerosi film tra cui “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, “l’Avaro” con Alberto Sordi, “I Vicerè” di Roberto Faenza, la serie televisiva “Orgoglio” – è oggi sede di convegni, conferenze, concerti e mostre temporanee. E ospita anche matrimoni e congressi.
Al Palazzo è annesso un vasto parco di 28 ettari che conserva la vegetazione originaria dei Colli Albani. Caratterizzato da un bosco misto di latifoglie, vanta piante secolari e numerosi patriarchi,
tra cui alcune sequoia californiane.
Ultimo residuo del nemus aricinum sacro a Diana, è un eccezionale esempio di giardino preromantico concepito dal genio berniniano, con reperti archeologici, fontane e rovine seicentesche, l’Uccelliera risalente ai Savelli e il sepolcreto della II Legione Partica di Settimio Severo, recentemente riscoperto.