Terme di Cellomaio

Il complesso termale è inserito nel centro storico di Albano Laziale.
Nel corso dei secoli, all’interno delle sue rovine si sono sviluppate varie costruzioni, tra cui le strutture del convento, che ospita tuttora le suore Oblate di Gesù e Maria.

L’enorme edificio antico fu costruito per volontà dell’imperatore Caracalla, che intendeva recuperare i rapporti con i legionari di Albano, in rivolta dopo l’uccisione del fratello dell’imperatore Geta.

Prove archeologiche dimostrano infatti che è stato edificato dopo i Castra Albana (accampamenti) della Legio II Parthica, presenti nelle vicinanze. Risulta invece più antico rispetto all’anfiteatro romano di Albano Laziale.
La costruzione romana, su tre piani, è realizzata in opera cementizia ed è rivestita di una cortina laterizia rossastra. Ha una pianta quadrangolare, irregolare, che non segue le regole di simmetria assiale di molte altre grandi terme romane, forse perché eretto su strutture preesistenti. Presenta torri negli angoli e una facciata obliqua rispetto all’antica Via Appia.
I due piani superiori erano articolati in grandi e vaste aule, con pavimenti marmorei o rivestiti di mosaici, volte a botte ed enormi finestroni sormontati da arcate, il piano inferiore invece era organizzato come ambiente di servizio ed aveva una funzione di sostruzione.

L’edificio fu trasformato in una roccaforte durante l’età medioevale e successivamente occupato da abitazioni civili. Si è conservato quasi nella sua interezza, ma gran parte delle murature antiche è oggi inglobata nelle case moderne del quartiere di Cellomaio e l’impianto principale di riscaldamento dell’acqua (ipocausto), si trova con molta probabilità in corrispondenza del plesso principale dell’attuale convento.