Situato nella piazza principale del centro storico di Mompeo si articola su 4 piani;
due seminterrati, usati come magazzini e officine, con soffitti a volta;
un piano terra, dove si trovavano stalle, masserizie, cucine e alloggi per la servitù;
un piano nobile con stanze e saloni di rappresentanza affrescati.
L’aspetto esterno è tipico dei palazzi gentilizi tardo-medioevali con finestre con cornici in rilievo e cortili interni sormontati da graziosi loggiati al primo piano.
La sua storia inizia nell’875, quando l’Abate Giovanni di Farfa decise di conferire l’investitura feudale delle sue terre a tale Francone, che fece costruire un castello sul luogo in cui ora sorge Mompeo e può essere considerato fondatore e primo signore feudale della città.
Gli anni in cui Mompeo si trasformava in un borgo medievale furono per la Sabina difficili e sanguinosi. La pace tornò dopo la sconfitta dei saraceni, all’inizio del X secolo; l’Abbazia risorse in tutta la sua magnificenza e l’Abate Adamo nel 956, concesse il feudo ai fratelli Gaderisio e Ottaviano di Buza. l secoli a seguire videro l’alternarsi alla guida del feudo di Mompeo di nobili prescelti dall’Abbazia che ne resero il nome illustre.
Nel XlI secolo divenne signore di Mompeo Simeotto Orsini, capostipite di una lunga dinastia. Il feudo rimase in possesso degli Orsini almeno fino al 1559.
Nel 1635 venne ceduto ai marchesi Capponi di Firenze, ma solo per un breve periodo: il 15 Maggio del 1646, fu acquistato dal Marchese Bernardino Naro per 39000 scudi.
Bernardino Naro commissionò i lavori di ristrutturazione a Bernardino Raggi un mastro alle dipendenze del Bernini e fece affrescare il piano nobile. Ben conservati sono gli affreschi nella parte centrale dei soffitti, eseguiti dopo il 1656 da Vincenzo Manenti e Salvi Castellucci.
Durante i lavori di recupero architettonico, sotto al livello dei pavimenti di due sale, è stata rinvenuta una ricca decorazione ad affresco, stemmi tipici della famiglia Orsini, intervallati da girali, fitomorfi e cornucopie.
I Naro “intrecciarono” le loro parentele con i Patrizi, i Chigi e i Montoro. La famiglia Patrizi Naro Montoro ebbe le proprietà di Mompeo (castello, terreni ecc.) fino al 1906, il castello poi passò tra vari altri proprietari, finché, nel 1995, è stato acquisito dal Comune di Mompeo. Censito nei Beni di primaria importanza delle emergenze castellane della Regione Lazio è stato oggetto di numerosi interventi di recupero architettonico e funzionale ed è oggi in ottimo stato di conservazione.
Rieti
Mompeo
Domenica 10.00 -12.00 e su prenotazione (gruppo di almeno 10 persone)
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