Bastione “La Favorita”
L’edificio, ex terrapieno Corpo di Guardia La Favorita, denominato anche “Giardini o pensile di Via Faustina” ebbe un’importanza rilevante durante la dominazione spagnola, iniziata nel 1504, quando il ruolo per Gaeta di piazzaforte del Regno di Napoli fu ancora più accentuato. La città fu dotata di nuovissime fortificazioni bastionate, in grado di sostenere le ultime e più potenti armi da fuoco.
Nel 1506 Gaeta, ormai possesso degli spagnoli, venne visitata dal re Ferdinando il Cattolico. Memore dell’esperienza maturata 2 anni prima, quando le sue truppe avevano sottratto Gaeta ai Francesi dopo aver occupato la collina di Monte Orlando (in quel tempo fuori delle mura), il Sovrano decise di cingere la città con nuove opere di fortificazione che impedissero alle artiglierie, ormai sempre più perfezionate e potenti, di battere dall’alto il centro abitato e il castello. Fece quindi gettare le fondamenta di quella poderosa cinta muraria, poi ultimata dal nipote, l’imperatore Carlo V, e che da questi prese il nome.
Così, tra il 1516 e il 1538, sorsero in linea ininterrotta diversi bastioni e cortine, sovrastati dalle relative batterie di cannoni. Tra questi, appunto, il Bastione con la Batteria della Favorita.
Nei secoli successivi, le fortificazioni di Gaeta subirono diversi rimaneggiamenti e modifiche sulla base di mutate esigenze strategiche e di esperienze maturate durante gli assedi. In particolare, nell’anno 1684, si rese necessaria un’opera accessoria alle mura dal lato di mare. Un ingresso dalla strada principale della città venne fatto realizzare con la costruzione della rampa che unisce l’attuale via Faustina alla batteria della Favorita, che fu assegnata alla Marina Militare e, alla metà del secolo scorso, all’Amministrazione Finanziaria, utilizzata come mensa e circolo ufficiali.
Venuto meno l’interesse militare, l’immobile fu posto in vendita dall’Agenzia del Demanio.
A seguito di specifica autorizzazione da parte del Ministero per i Beni e le Attività culturali, il Bene fu acquistato nel 2012 dal Comune di Gaeta. Furono subito attivate le procedure per il recupero dell’immobile, concluso nel maggio 2018 con un impegno economico di bilancio comunale. Oggi il Bastione è aperto al pubblico nell’ambito del programma delle attività culturali della Città di Gaeta.