Il complesso domina gran parte della valle Anticolana, da 848 metri di altezza.
È menzionato per la prima volta come torre di guardia nel VI secolo nelle Cronache che riportano la fuga di San Benedetto da Subiaco a Cassino e nel X-XI secolo rientra nell’area di influenza della famiglia Teofilatto-Conti di Tuscolo.
Sotto il controllo della città di Alatri nel XII sec., la rocca venne acquistata nel 1295 dalla famiglia Caetani. Papa Bonifacio VIII lo utilizzò come luogo di meditazione e lavoro e con atto del 1300 lo incluse nel feudo del nipote Pietro II, con vasti possedimenti nella provincia di Campagna e Marittima ed i manieri di Sermoneta e Trevi. I Caetani ampliarono la struttura della fortificazione, sulla base di una pianta quadrangolare, con al centro la torre principale.
Nel 1349, dopo la guerra tra i Caetani e i Conti di Ceccano, tornò sotto il controllo di Alatri. Il castello venne più volte confiscato e utilizzato per scambi di potere tra le grandi famiglie romane ed i pontefici: Papa Martino V lo assegnò alla sua famiglia, i Colonna, mentre Eugenio IV lo restituirà ai Caetani nel 1447.
Nel 1496 fu confiscato da Papa Alessandro Borgia e conferito al fratello Giovanni, ma, dopo la caduta dei Borgia, tornò ai Caetani, che lo conservarono fino alla loro estinzione a fine Ottocento.
Agli inizi del 1900 divenne proprietà della famiglia Terrinoni in Fiuggi e fu molto danneggiato dal terremoto della Marsica del 1915 e da successivi crolli e demolizioni.
Nel 1958 fu acquistato e restaurato dalla famiglia Teofilatto, che ne è a tutt’oggi proprietaria e dal 1987 è sede della “Domus Theophylacti Opus”, Centro di studi e di cultura medievale.
È edificato in pietra appenninica con materiali locali, secondo le tradizioni costruttive della zona.
Il lato Nord era la parte maggiormente difesa del complesso. Si affacciava su un ripido strapiombo, che lo rendeva inaccessibile, ma che, nel corso dei secoli, è stato colmato da progressivi terrazzamenti.
Sul lato Est si apriva un accesso controllato da un posto di guardia permanente, isolato dal resto l’edificio e dotato di ponte levatoio.
A sud i Caetani fecero costruire il “palatium”, un complesso alto e imponente, a carattere residenziale, delimitato all’interno da due cortili e protetto da alte mura.
Il lato sud-occidentale era controllato da quattro torri semicircolari e da un torrione circolare.
Il mastio centrale, fulcro di difesa in caso di assedio prolungato, è edificato sulla roccia viva, con blocchi accuratamente squadrati.
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