Il palazzo fu commissionato nel 1834 da monsignor Ferrari all’architetto Vespignani che realizzò l’opera di fronte al ponte sul fiume Liri. La tipologia architettonica con bugne, colonne doriche, lesene e ricchi festoni floreali, dominando l’ingresso alla città, doveva rappresentare il prestigio del marchesato.
Il palazzo ha una pianta rettangolare, su tre livelli principali davanti, mentre sono quattro per il corpo sul retro. È presente un cortile interno quadrato, con facciate disegnate a lesene ed archi sovrapposti. Qui, gli ampi locali al piano terra fungevano da depositi e rimesse per cavalli e carrozze.
La facciata presenta un ingresso ad arco protetto da una inferriata lavorata, sormontata da bugne a raggiera e un portone con spartiti in legno lavorato, due porte minori e due finestre con lunette superiori.
Il piano nobile mostra un balcone centrale con quattro colonne doriche e cinque finestre a cornice architravata, quelle laterali su un’alta cornice marcapiano. Anche il livello superiore presenta un affaccio balconato e prolunga il motivo architettonico mediante lesene sulla facciata. Il fregio che le sormonta chiude l’insieme con una serie di festoni floreali ed ovoli ed è sovrastato da un cornicione in aggetto a mensole.
Sulla destra del cortile l’edificio è caratterizzato dall’ampia scalinata, che serve i due piani nobili. In corrispondenza del pianerottolo, si incontra una porta di accesso a un piccolo locale, qui una scaletta elicoidale serve gli spazi dedicati alla servitù.
Lo schema dei piani nobili è simile: dalla scala si entra in due ampi locali coperti con volte affrescate, il principale dei quali si apre su piazza Cavour, tramite il balcone arricchito da un’ornata balaustra in pietra e ghisa.
Da qui si passa negli altri vani, posti in successione sul lato di valle e sul retro dell’immobile, dove le stanze presentano un lungo balcone con una serie di ampie arcate che si sovrappongono per tre piani. La scala elicoidale di servizio raggiunge il terzo livello che caratterizza solo il retro dell’edificio ed è composto da tre vani sottotetto.
Da quando il Comune ha acquisito la proprietà, il palazzo è stato oggetto di considerevoli lavori di recupero che continuano tuttora. Il quadro di conservazione è ottimale.
È previsto ai piani inferiori l’allestimento della sede definitiva del Museo Archeologico di Fregellae (MAF). I restanti ambienti saranno destinati ad attività connesse.
Frosinone
Ceprano
Accesso solo su prenotazione
museo@comune.ceprano.fr.it
Te. 0775 9174237
Ceprano (FR) - Corso Vittorio Emanuele, lato Piazza Cavour
Via Massimo D'Azeglio, 9
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