Commenda dei Cavalieri di Malta
La realizzazione iniziale della Commenda dei Cavalieri dell’Ordine di Malta è precedente al XIII secolo: gli ultimi studi realizzati dalla Facoltà di Architettura dell’Università di Roma “La Sapienza” indicano, infatti, come data di fondazione il 1212; altri studi attestano invece che sia la chiesa più antica della Tuscia.
La Commenda, denominata di Santa Maria di Centignano, fu molto opulenta al tempo in cui i Cavalieri di Malta avevano la loro sede nella Rocca di Viterbo, che era stata loro concessa da Papa Clemente VII nel 1523.
Alla guida della Commenda si sono succeduti nei secoli nomi prestigiosi di cavalieri ospitalieri appartenenti a importanti famiglie nobili italiane, ciascuno di loro chiamato a migliorare la commenda.
La missione di assistenza ai pellegrini affidata ai cavalieri si è svolta in questo antico casale, che rimase la loro residenza, fino all’occupazione Napoleonica dell’isola di Malta nel 1798.
La Commenda è stata infine ceduta nel 1979 agli attuali proprietari, i Principi di San Severo d’Aquino di Caramanico, che hanno curato il restauro dell’intero complesso.
Dal punto di vista dell’impianto architettonico, varie modifiche si sono susseguite nel corso dei secoli. Attualmente, e grazie a un restauro di pregio, la struttura ha riacquistato l’aspetto originale risalente al XIX secolo. Nel salone dell’ex aula della Chiesa si possono notare infatti le travature principali delle capriate che reggono il tetto, per la maggior parte autentiche, come originali e intatte sono le riquadrature delle finestre esterne e delle porte interne realizzate in marmo peperino.
La Commenda è stata riportata agli antichi splendori, prima con interventi di restauro ideati dal Principe di San Severo Guido d’Aquino di Caramanico. Dopo la sua morte, il figlio Filippo ha continuato l’opera con la consulenza dell’artista Cesare Barro, che è riuscito ad abbinare la praticità e linearità statunitense, al mantenimento della struttura e del gusto Europeo.
L’inconfondibile impronta di Cesare Barro emerge anche nei dettagli: suite con letti in ferro battuto, lucerne dell’Ordine di Malta che ravvivano la residenza, tavoli e mobili d’antiquariato perfettamente integrati nel nuovo stile della residenza. L’accurato e appassionato restauro ha lasciato inalterata la natura storica della Commenda dei Cavalieri dell’Ordine di Malta, dotandola di tutti i confort moderni per creare un posto speciale dedicato al relax e alla tranquillità della campagna.
Annessa alla dimora, si trova un’antica Chiesa che affaccia direttamente sul cortile, Chiesa intatta nel suo splendore, e ancora utilizzata per le celebrazioni private dei Principi di San Severo d’Aquino di Caramanico.