Mausoleo di Cecilia Metella – Castrum Caetani
È il sito più visitato del Parco Archeologico dell’Appia Antica.
La parte più antica è costituita dal mausoleo di una nobile matrona romana appartenente a una delle famiglie più importanti del tempo e probabilmente nuora del famoso Marco Licinio Crasso, membro con Cesare e Pompeo del I triumvirato. Costruito tra il 30 e il 10 a. C. al III miglio della via Appia, il monumento è costituito da un basamento a pianta quadrata, di circa 28 metri di lato, in conglomerato cementizio con scaglie di selce, su cui poggia un corpo cilindrico, rivestito in origine da lastre di travertino.
In epoca medievale la zona fu teatro di un’imponente acquisizione di latifondi da parte della famiglia Caetani, a cui apparteneva il papa Bonifacio VIII. L’operazione terminò, tra il 1302 e il 1303, con la costruzione di un castrum, di quasi due ettari di estensione, cinto da mura e protetto da 19 torri. Il complesso comprende un elegante palazzo, una delle costruzioni medievali meglio conservate di tutta Roma, e una chiesa gotica. Si pensa che il grande recinto fortificato dovesse servire per proteggere un villaggio agricolo, forse mai portato a compimento per la prematura morte di Bonifacio VIII nel 1303.
Su di una corte munita di circa 200 mq, affacciava l’elegante palazzo, in stile nordeuropeo, costituito da due ambienti principali, rispettivamente di 112 e 105 mq e da uno spazio loggiato, sovrastato da un archivolto, di circa 80 mq. Invece la torretta, annessa al corpo principale del palazzo, copriva un’area interna di circa 18 mq. Il palazzo, come dimostrano le finestrature e le tracce di solai, si articolava su ben tre piani sovrapposti, con locali affrescati e dotati di ampi camini e una superficie calpestabile molto superiore ai 1.000 mq. Oggi lo spazio di visita calpestabile ammonta a oltre 570 mq e la chiesa di San Nicola ha un’estensione di 160 mq.
La configurazione attuale degli spazi del complesso, è il risultato degli allestimenti realizzati dal Canina e dal Muñoz, come Museo dell’Appia, e include numerosi e preziosi reperti architettonici, epigrafici e funerari del territorio circostante.