Roma
Roma
visibile solo esternamente
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Roma, Via di Villa di Livia, 165
Il Castello del Cardinale Silj sorge su una collinetta posta sul Tevere tra la Via Flaminia e la Via Cassia, in una tenuta di 17 ettari con un parco arboreo di notevole interesse paesaggistico-naturalistico. Presenta una pianta quadrata e uno stile neogotico, risalente alla metà dell’Ottocento.
Al primo piano del Castello è presente un terrazzo sorretto da 4 colonne di tufo con capitelli tardo-gotici e arcate con fregi tipici del periodo. Le finestre al primo e al secondo piano sono a doppia anta con sopraluce ad arco; al terzo invece sono presenti oblò di notevoli dimensioni. Sulla torretta sono incastonati alcuni tondi colorati in ceramica di Faenza.
La località è menzionata a partire dal XIII secolo, epoca in cui vi sorgeva un arco di mattoni, il primo ingresso a Roma per chi entrava in città da settentrione.
Ma la storia di quest’area affonda le sue radici sin dall’epoca romana. Era infatti appartenuta a Livia Drusilla, moglie dell’imperatore Augusto, che vi costruì una delle più note residenze imperiali. Il luogo e la villa sono citati da Svetonio, Plinio e Cassio Dione per un evento prodigioso: un’aquila in volo fece cadere sul grembo di Livia una gallina bianca e un ramo di alloro. Gli aruspici decisero di allevare la gallina e di piantare il ramoscello, dove sarebbe nato un boschetto da cui i Cesari avrebbero raccolto l’alloro per i trionfi.
Nel medioevo il terreno venne donato dal Papato a una famiglia patrizia che lo tenne fino a metà del secolo scorso. Nel 1860, gli scavi eseguiti riportarono alla luce i resti della villa romana con i suoi meravigliosi affreschi e la celebre statua raffigurante l’Augusto di Prima Porta.
Le stesse grotte esistenti nella proprietà, che si aprono su un anfiteatro naturale, hanno fatto ritenere agli studiosi che i due luoghi contigui costituivano in realtà un unicum con la villa di Livia Drusilla.