Città Morandiana
Colleferro nasce all’inizio del ‘900 come un villaggio privato a servizio della fabbrica militare sorta durante il primo conflitto mondiale. Tra gli anni Trenta e Cinquanta – accanto al villaggio e ai siti industriali – nasce la Città, che si sviluppa secondo il piano urbanistico progettato dall’ingegner Riccardo Morandi.
Il complesso monumentale della Città Morandiana è dunque il nucleo della Città di Fondazione, progettato secondo un piano di espansione unitario destinato ad accogliere 10.000 abitanti e ad ampliare l’area industriale.
Si tratta di una città giardino dotata di tutti i servizi: Municipio, Chiesa, Casa del fascio, edifici assistenziali, caserme, alberghi, dormitori per operai, cinematografo, mercato coperto, palestre, campi sportivi, residenze, rifugi antiaerei di sicurezza in caso di attacco militare.
Il tutto nell’ambito di un sistema urbanistico pensato affinché i suoi elementi fossero funzionali a garantire il comfort abitativo dei lavoratori, la vita e le attività della comunità e il funzionamento dell’industria.
La dislocazione dei diversi edifici segue l’andamento delle curve di livello, privilegiando il soleggiamento e il paesaggio, con una stretta connessione tra morfologia del terreno e disposizione planimetrica delle funzioni.
L’architettura, mai celebrativa o ridondante, è caratterizzata da elementi specifici che, oltre agli influssi architettonici dell’epoca, la arricchiscono di connotazioni proprie, in una sperimentazione tecnica del progettista, resa possibile anche grazie all’ampliamento dei siti industriali.
Oggi la Città di Fondazione è pressoché intatta, con uno stato di conservazione, uso e manutenzione degli edifici e delle strade sostanzialmente buono. A tale scopo, la perimetrazione del Complesso Monumentale è volta alla tutela, alla valorizzazione e alla promozione del nucleo originario della città e del suo carattere identitario.