Rocca Janula
La Rocca Janula sorse come strumento difensivo di Montecassino e di San Germano, nome con cui per tutto il medioevo, e fino al 1853, era conosciuta la città di Cassino.
Sorge a mezza costa di Monte Cassino, su un’altura in gran parte scoscesa, ergendosi con la sua torre e le sue mura, superba e imponente, e dominando la città martire.
Nata nel X secolo a scopo di avvistamento e di difesa del territorio abbaziale, Rocca Janula è stata protagonista della storia del Cassinate dalla sua fondazione e fino al suo disuso avvenuto in età moderna, dovuto alla scoperta di nuove tecniche dell’arte bellica che, con l’uso progredito delle armi da fuoco, hanno reso inutile la difesa passiva della fortificazione.
L’importanza di Rocca Janula si manifesta attraverso le varie distruzioni e ricostruzioni e le contese per il suo possesso, accese di volta in volta contro gli abati di Montecassino dalla stessa San Germano, da papi, imperatori e vari Signori locali.
Dopo le distruzioni violente degli ultimi eventi bellici, si è proceduto al recupero e alla ristrutturazione con interventi a cura dei Ministeri per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo che, tra il 1996 e il 2013, hanno restituito alla città di Cassino un bene monumentale di particolare valore storico-architettonico. Lo stesso Comune di Cassino, ente proprietario, ha effettuato ulteriori interventi di riqualificazione dell’area esterna per assicurarne l’apertura al pubblico, con un idoneo accesso e parcheggi. L’impianto monumentale è suddiviso tra la Corte grande agibile (nella quale si ritrovano alcuni ambienti come la Torre d’angolo, il Camminamento di ronda, la Torre circolare, la Chiesa Santissima Maria dell’Annunziata con annessa sagrestia e locali ipogei) e la Corte piccola non agibile, con la Torre pentagonale federiciana, le Cisterne interrate e l’originaria rampa cordonata in elementi calcarei.